lunedì 17 settembre 2012

America

Si parlava tra gamberotti di panozzi, patatine e coca coca coca! Siccome ferragosto e' passato corriamo verso qualche metropoli commerciale locale, tra i pochi posti fuori dall'America dove si possono trovare tutte le catene di fast food piu' famose. Visto che di pomeriggio ci aspetta una camminata di diecimila chilometri tra le scimmie del Kam Shak, abbiamo bisogno di energie sotto forma di grassi polisaturi, zuccheri rinforzati e lipidi colesterolici di quelli che se non ti fanno saltare le coronarie, ti gonfiano come un tacchino il giorno dell'indipendenza. Decidiamo cosi' di fare un'estemporanea che ci consenta di capire come da queste parti si tratta un tipo di cucina che con tutto il resto non c'azzecca proprio nulla.
Con il nostro amico Bruce Keth, impareggiabile collega americano del piu' famoso rosticcere Apollo Ariosto che sta per raggiungerci a Hong Kong, costruiamo un programma della giornata che proverebbe i fisici piu' dotati:
  • Colazione al Mc Cafe'
  • Pranzo al Burger King, O Kinger Burg come lo chiamo quando ho gli incubi
  • Merenda al Kentucky French Chicken
  • Cena al Pizza Hut
Purtroppo notiamo un'assenza clamorosa, la mitica anna dai capelli rossi pippi calze lunghe Wendy, la mia catena di hamburger preferita. Da quello che ne so, non va all'estero volentieri ed e' davvero un peccato.
Nota che noi gamberotti abbiamo gia' giudicato il McDonald una volta (piu' d'una in realta') con i nostri metodi asettici, scientifici e professionali. A mio parere il signor Mc riesce davvero a mantenere inalterato il sapore dei suoi panozzi in tutto il mondo. Questo e' possibile grazie al fatto che ormai i suoi cibi sono la convergenza evolutiva di prodotti creati in base a delle formule chimiche ben precise. Tali composti soddisfano esettamente le varie percentuali che il nostro palato esige, e pure la vista, in base a delle analisi di mercato precise ed estremamente accurate. Ad esempio ricordo di aver letto due o tre pubblicazioni su Nature a proposito del perche' la sottiletta deve essere messa sopra e lontano dal picles e non viceversa con grafici sull'ordine con il quale i denti devono affondare i vari strati. Numeri da capogiro insomma.
E' interessante notare che non esistono panini speciali cinesi. Alcune catene in aggiunta ai menu classici offrono tra le pietanze dei risotti ai funghi e altri commestibili dal profilo orientale che vengono consumati prevalentemente da genitori che portano a malavoglia i figli a mangiare schifezze occidentali. Cambia solo una cosa: il prezzo che qui come nel resto delle cibande e' molto basso rispetto all'Italia. Un Big Mac Menu costa 30HKD, circa 3 euro.
Comunque colazione buona, con le frittelle, lo sciroppo d'acero, uguali identiche a quelle che si consumano in America, tranne per il fatto che la' ti danno una scodella con il burro, e dei termos pieni di sciroppi, non solo d'acero ma di cioccolato e tutto il resto. A noi hanno dato un shampo in omaggio, lo useremo dopo la sudata, o lo berremo in caso di disidratazione.
Buono anche il caffe' latte. Al caffe' americano ci si deve fare l'abitudine, sottolineo che la sua natura puo' essere compresa solo dopo aver percorso migliaia di chilomentri in una tirata. Il cappuccino te lo scordi giustamente, ma non siamo in Italia e tutto sommato il risultato e' ottimo.
La mattinata passa come al solito molto in fretta dopo una bella passeggiata al porto, tra tutti i negozi, centri commerciali, parchi, a fare shopping, e vedere la manifestazione della settimana, ovvero i cento anni dalla nascita di Doraemon.
Dopo aver abbracciato una cinquantina tra Doraemon, Nobita, Shizuka, e compagnia, ci spingiamo dunque verso il Burger King. Ordiniamo il nostro hamburger che, come ci faceva notare Micheal Douglas in un giorno di ordinaria follia, non ha niente a che fare con le figure, e che a me mi ha deluso prepotentemente.
Il prezzo anche qui buono e gli hamburger (alcuni) grandi. Ma il big wopper non ha niente a che fare con il Big Obesity Wopper Fatty Uncle Sum che si mangia nei Burger King autoctoni. Io mi aspettavo un panino che non finisci in 10 morsi come questi cuccioloni che ti danno negli altri posti. Un hamburger solo non mi aveva mai soddisfatto fino a quel giorno. Ma forse fu anche merito della cocacola che in America puoi versarti dalla spina finche' vuoi. E dopo i due litri cominci a vedere gli elefantini forma di marsh mallows rosa. O forse erano le patatine che mi erano state servite in un secchio per le pulizie... insomma nessuna particolare sorpresa neanche qui.
Questo era un buon hamburger per carita', ma se guardiamo ar cabello il picles era eccessivamente agro e troppo poco dolce, e bruttissima sorpresa il bicchiere della cocacola riempito con un presuntuosissimo doppio fondo di ghiaccio.
Dato che abbiamo passeggiato tutto il resto della mattinata tra gli stupendi grattaceli del 100 flooors (citazione anroidiana) e il Moon Tower e poi fino a tutti i quartieri di Nathan Road, dal Gold Fish market al tempio di Tian Hau, fino ad arrivare al Kowloon Park, ci e' tornata la fame, quindi terza tappa americana al Kentucky French Chiken al gigantestico Harbour City (ci entri in un quartiere e ci esci dall'altro).
In realta' abbiamo preso solo uno stuzzichino, conoscendo un simpatico signore che lavora al ToyRUs dove siamo andati subito a giocare. Il piu' grande negozio di giocattoli del mondo, per inciso, quelli che probabilmente toglieranno piu' bambini dalle strade di chiunque altro. Forse era meglio quando gli si vendevano le sigarette di cioccolato. Siamo quindi riusciti a trovare l'uscita solo dopo parecchi giorni.
Ovviamente abbiamo preso le mitiche alette del signor Kentucky. Mia cuggina sarebbe troppo gelosa, ma quando glielo aprono a Firenze? E cosi' con abbastanza calorie per arrivare a Kam Shak correndo, ci inoltriamo nella selva oscura del parco delle bellissime scimmiette.
Di sera dopo aver provato a bruciare tutte le calorie accumulate (invano) perche' sentivo ancora delle energie spaventose e comunque la forma del mio corpo stava gia' cambiando in un megadonuts simpsoniano... a proposito e perche' stamattina non siamo andati da Dunkin Donuts??
Arriviamo a Pizza Hut, e per prima cosa ci scaldiamo lo stomaco con un buon minestrone tipico di non so dove e una zuppetta di formaggio e pancetta. E poi facciamo fare un bagno turco al tutto con una bella pepsi congelata.
Lo stomaco ancora non capisce, cerchiamo di tenerlo a bada con i mitici fish and chips che sono stati coraggiosamente inseriti da wikipedia nell'elenco dei piatti tipici della cucina americana.
Ed infine voila', la "pizza". Buona, bella, e saporitissima. Non siamo proprio riusciti a trovarne una che non avesse l'ananas in mezzo, ma qui almeno veniva parzialmente nascosto dalla salsiccia. Niente a che fare con la Pizza Hawaiana presa da me e dall'intenditore su un traghetto, in un caldo giorno, sbronzi, al ritorno da Ibiza. Ricordiamo ancora quella pizza come uno dei peggiori momenti culinari della nostra vita. Infine, completamente differente dalla pizza come la conosciamo noi. Nonostante la sua veste, ripiena di goduria e di sapore, un alimento barocco come questo non ci fara' mai rimpiangere la vera pizza, che c'e' poco da fare, e' un'opera d'arte che non si scimmiotta.
A chi votiamo? Non so, all'America? Alla perenne esportazione di democrazie in tutti e solo i fazzoletti di terra del mondo che sovrastano ricchezze fossili. A un premio nobel costretto ancora in guerra dopo 11 anni alla ricerca di armi chimiche che ci sembra di capire non ci sono? A un paese che si e' infilato con due portaerei nella disputa delle isole Diaoyu che praticamente sono due scogli (sara' mica per il giacimento di metano)?. Votiamo Pizza Hut, va!

Tabella di Valutazione
Gusto Prezzo Ambiente Cortesia
Lo Spazzolatore Folle 3.75 4 3.5 4
Bruce Keth3.53.544
Media Totale 3.83 3.75 3.75 4

Non c'e' che dire. Noi gamberotti adoriamo tutte le cucine del mondo, e un ritorno all'occidente cosi' prorompente ci voleva pure. Ma questo post appesantisce solo a leggerlo, dopo la pizza che abbiamo rigorosamente chiesto doppio spessore con doppio formaggio e tutto il resto del fritto e che poi ho mangiato praticamente da solo, il mio fegato ha cominciato a bussare per chiedere se domani potevamo pulire tutti i locali interni con una bella zuppetta.

4 commenti:

  1. E se ti dicessi che l'ultimo McDonalds l'ho visitato con i Gamberotti?? Ma c'è di peggio...l'ultimo BurgerKing con l'Estremista del gusto!!!! Mi sa che stasera vado a comprarmi dei donuts e non ci penso più! E per cena, telepizza...e poi ti faccio pure il post con la tabellina e tutte quelle belle cose :-) Paura???

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    1. Non lo vedi? Tremo tutto!!
      Mi hai ricordato che era proprio telepizza con l'intenditore! Mi raccomando prendi la pizza Hawaiana, allora non saro' io ad avere paura.

      Alcune news tecniche: ho messo tutte le location dei ristoranti che mi ero dimenticato, e ho provato a commentare il blog dell'UB, ma per rimanere in tema, non e' che mi ha cagato molto :D

      Comunque che ricordi a rileggere il post del McDonald.

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    2. Bellissimo quel post e quanti ricordi...in particolare mi ricordo l'accesa discussione tra te e il FD e da lì l'appellativo di gemelli diversi :-) Le vere gamberottate mi mancano, a dirla tutta! Oggi alla fine pranzo abbondante, niente telepizza, ma tranquillo che la proverò, solo per farci un post qui :-)

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  2. Mi vengono i brividi solo a ripensare a quella telepizza hawaiana.. vi anticipo che anche qua c'è qualche gamberotto che si dà da fare, a breve il post!

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